È una monografia di 335 pagine con 192 immagini a colori, misura 17x 24 cm. L'opera è suddivisa in tre parti ed un'appendice. La prima parte riguarda la figura di Desiderio Reich (Taio, 1849 † Trento, 1913) sia come storico sia come ricercatore di castellieri preistorici.La seconda parte tratta i castellieri individuati da Reich nei seguenti comuni:

LAVIS, il Dos del Paion.

FAEDO, il Castelliere di Faedo o Dosso Cosner.

SAN MICHELE ALL'ADIGE a Grumo, Cantaleone.

MEZZOCORONA, il Dosso di S. Michele e sul Monte di Mezzocorona il Dosso Riedl.

MEZZOLOMBARDO, i Castellieri o Castellazzi, alla Torresella e il Dosso di S. Pietro.

FAI DELLA PAGANELLA, il Castellaz.

MOLVENO, il Castellazzo o Castion di Molveno e la descrizione della chiesetta di S. Vigilio.

SPORMAGGIORE, il Dosso di Castion o Dos de la Cort.

CAMPODENNO, il Castellaccio o Dronegh e a Dercolo il ripostiglio di bronzi rinvenuti nel 1883.

NANNO, il Caslir di Portolo.

TON, il Dos Caslèr.

TAIO, il Dos della Forcola, il Castelliere di Torra e la località Dossi, il Castelliere di Taio o Spigolon, il Castelliere della Colombara e inoltre la descrizione della pala di S. Giustina e l'eremo di S. Giustina presso Dermulo.

VERVÒ, il Castelliere di S. Martino e il Dos Ciaslir.

Termina la seconda parte un racconto dal titolo “In cima al dosso c'è il mio castelliere” con disegni di Michela Rigotti. La terza parte affronta una sintesi dei ritrovamenti avvenuti, nella Piana Rotaliana allargata, dopo le ricerche di Desiderio Reich. Iniziando con la sepoltura mesolitica di Vatte di Zambana (1968) e terminando con la sepoltura mesolitica di Mezzocorona (1996). vengono aggiunti alcuni rinvenimenti minori che vanno dal 1972 al 2012. Essi sono:

LAVIS, il Dos dei Canopi per le presenze preistoriche e le rocce coppellate.

FAEDO, il Dosson di Faedo per le presenze preistoriche e il Dosso del Cosner per un rinvenimento preistorico.

GIOVO la “Lapide del Belan” per le coppelle e le iscrizioni storiche.

MEZZOCORONA, il Monte di Mezzocorona per le presenze protostoriche e le rocce coppellate, il Castello di S. Gottardo per le presenze protostoriche.

ZAMBANA, il poggio roccioso a confine con Mezzocorona per le frequentazioni protostoriche e romane.

L'appendice tratta l'arte rupestre della coppellazione presente a LAVIS, GIOVO e sul MONTE DI MEZZOCORONA. Chiude l'opera una completa e attenta bibliografia che va da pagina 309-322.