La prima parte dal titolo, Bibliografia dell’Associazione, espone con dei brevi riassunti l’attività letteraria dal 1987 al 1998. Un capitolo è dedicato ai vari contributi letterari che alcuni soci hanno pubblicato in campo preistorico e medievale sugli Annali dei Musei Civici di Rovereto (1985-1998). La seconda parte porta il titolo: Considerazioni sulla costruzione e sulla distruzione del Castel Belvedere di Pinè con appunti su alcuni rinvenimenti di cultura materiale. Il lavoro fa perno su due date, 21 maggio 1160, che è la più antica attestazione di Castel Belvedere e 18 aprile 1357, data di un documento che indirettamente indica la scomparsa del castello. I due ultimi capitoli, attraverso i reperti rinvenuti (cuspidi di freccia, fibbie ed altro), suggeriscono momenti di vita quotidiana al Castel Belvedere. La terza parte dal titolo, I rilievi del Castello di Castellalto anni 1991-1992, dopo una sintesi storica, tratta le strutture architettoniche esistenti a Castellalto (rilievi e fotografie), confrontando anche i rilievi fatti nel 1902 da Otto Piper, dove si constata la quasi totale scomparsa dell’elevato. Segue una breve nota che segnala la presenza di un antimurale sottostante il castello. Vengono poi trattate le ceramiche ad impasto grezzo (del tipo “pettinata” e del tipo di Passau). Un notevole contributo è riservato alle monete medioevali rinvenute a Castellalto e depositate al Museo Civico di Rovereto. Chiude la terza parte un breve capitolo sulla raccolta di reperti recuperati a Castellalto da Roberto Spagolla. Nella quarta parte dal titolo, Castello di Ivano. La ricerca di testimonianze medievali, dopo una sintesi storica, vengono argomentate le motivazioni del recupero, finanziato dal proprietario professor Vittorio Staudacher. Vi è poi un contributo sui materiali rinvenuti; interessante è il capitolo sulle mattonelle da stufa con dei pezzi riferibili al primo decennio del XV secolo. Seguono le monete che vanno dal XIII secolo alla fine dell’800. L’ultimo argomento tratta l’allestimento al pianoterra del castello della mostra permanente dei reperti recuperati; non manca una attenta bibliografia